Zafferano
minore
Crocus sativus
Zaffaranu aresti - Zafferanu burdu
Specie endemica della Sardegna,
della Corsica e dell'Arcipelago Toscano.
Anticamente la sua coltivazione era
molto diffusa in Sardegna. Ogni paese lo usava in molte ricette, dai
primi piatti ai dolci.
Si usava anche colorare di zafferano i pani rituali artisticamente decorati
nelle ricorrenze delle feste e in particolari occasioni e cerimonie.
Si aromatizzavano e coloravano anche i liquori (il digestivo Villacidro
e il filu 'e ferru).
Nella medicina popolare sarda venivano riconosciute
ai suoi stimmi proprietà digestive, cardiotoniche e la capacità di ridurre
i disturbi della milza.
Ma un suo largo utilizzo lo aveva anche
nella tintura delle fibre tessili. La sua droga colorante, da sola o
abbinata ad altre piante, serviva per tingere di giallo ocra, giallo
arancio, giallo senape, importanti elementi dei costumi tradizionali
di molti paesi (gonne, bende, fazzoletti, tramature di seta).
In molti paesi il bagno nelle fibre veniva fatto esclusivamente il giorno
di San Giovanni il 24 Giugno.
Oggi la sua produzione maggiore è concentrata
in poche zone dell'isola: principalmente a San Gavino Monreale e nel
Guspinese, a Nurri nella Marmilla, in alcune zone del Sassarese, e a
Santadi nel Sulcis.
Le sue proprietà vengono ancora oggi studiate da chimici e ricercatori
e via via si scoprono virtù importanti per la salute, in primo luogo
le proprietà antiossidanti.
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