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MURALES

FOTOGRAFIE : Daniel Cointe
© SardoLog 2004

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MURALISMO : LA STORIA


Il Muralismo

Che cos'è il muralismo?
Le origini Messicane
Il muralismo internazionalel
Il muralismo in Sardegna


Che cos'è il muralismo ?

Il termine muralista non si applica a tutta la pittura murale, che sia antico affresco o firma post-moderna: il Muralismo si definisce esclusivamente come arte pittorica figurativa che esprime sullo spazio pubblico un contenuto ideologico popolare.

La tendenza Muralista è, per natura, un epifenomeno della "lotta di classe". Così, durante tutto il xx° secolo e a livello internazionale, i movimenti Muralisti si sono opposti tanto all'ortodossia estetica delle élites quanto alla stasi museografica.


Le origini Messicane :

RossoGherardo Murillo, professore presso l'Accademia di belle arti del Messico, è il fondatore del Muralismo.
Nel 1904, di ritorno da un viaggio in Italia, dove gli affreschi del '400 lo hanno impressionato, spinge i suoi allievi ad approfondire la conoscenza di Giotto e Il Rosso e a riprendere la tecnica dell'affresco.
E' nel 1910 che Murillo stabilisce i canoni di una espressione pittorica innovativa che dovrà, in quanto arte popolare messicana, esaltare il patrimonio culturale pre-colombiano.
Respingendo la pittura detta "di Salon", Murillo esalta un'arte socialmente orientata con la quale l'artista si espone, letteralmente, alla realtà quotidiana.
Sotto il sole della rivoluzione messicana, il Muralismo segna lo sviluppo dell'arte figurativa messicana e instaura una forte connessione tra l'arte e l'ideologia politica.
Attingendo alle sorgenti impressioniste, post-cubiste e surrealiste, dei pittori messicani come Diego Rivera, José Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros fanno "uscire l'arte dai musei e da tutti i canali riservati ad un'élite per renderla fruibile a tutti".
L'impegno sociale, la funzione pubblica dell'arte e la riscoperta delle proprie radici culturali, sono i temi ricorrenti sui quali i muralisti elaborano quella rinascenza pittorica. Le loro opere, esposte allo sguardo della gente sugli spazi pubblici, negli edifici e nelle scuole, esaltano la giustizia e la libertà.


Il Muralismo internazionale :

Il disaccordo tra il regime politico messicano e i pittori Rivera, Orozco e Siqueiros si accentua fino a che questi ultimi sono costretti, nel 1930, ad esiliare negli U.S.A. dove faranno scuola.
Da lì il Muralismo andrà ad espandersi in tutta l'America Latina, dall'Uruguay all'Argentina, e si farà conoscere internazionalmente per il suo evidente sostegno al presidente cileno Salvator Allende.
Fuori dalle frontiere messicane, la produzione muralista diviene più universalmente comprensibile. I suoi segni pittorici, elementari, sviluppano una simbolica facile da interpretare e che andrà ad impregnare la memoria popolare mondiale.
Così, intorno agli anni 1960-70, portato dagli intellettuali e militanti latino-americani minacciati da dittatori di triste memoria, il Muralismo sbarca in Europa. Qui in un primo momento ben si accorda con l'espressione degli slogans rivoluzionari. Ma, poi, via, via viene sempre più assimilato dalle città verso una dimensione puramente estetica conoscendo una fioritura di iperrealismo che già negli anni '80 ne avrà mutato la sua originaria funzione.


Il Muralismo in Sardegna :

In Sardegna le prime pitture Muraliste sono state realizzate nel 1968 da Giuseppe (Pinuccio) Sciola a San Sperate. Questo centro agricolo del Sud-Campidano è stato onorato del titolo di "paese-museo" tanto per essere stato il primo ad aprirsi al Muralismo, che per il gran numero dei suoi murales più recenti. L'estetismo regna maestro sugli affreschi di San Sperate : dei bei "faux-semblant" ornano i suoi muri ciechi, ma si vedono così delle opere attestanti una pura ricerca grafica, dei collages tri-dimensionali con tronchi d' albero dipinti con colori vivi.
Ad Orgosolo i primi murales, opere del gruppo anarchico milanese Dyonisos, sono datati 1969, ma la fase di produzione più prolifica non comincia che nel 1975. I temi sottolineano lo spirito particolare di questo paese tradizionalmente contestatario : rivoluzione sarda ed internazionale, banditismo d'onore, pacifismo, socialismo, lotta contro le ingiustizie, la corruzione e la povertà…
A Villamar il Muralismo si esprime dal 1976, con le opere di due esiliati cileni Alan Jofre e Uriel Parvex.
A partire dal 1977 si osserva uno spiegamento di Murales in numerosi paesi della Sardegna, grazie agli sforzi del "Gruppo Arte" guidato da Antonio Cotza, agli artisti di Serramanna ed alla Brigata Muralista Salvator Alliende della Marmilla.
La maggior parte delle opere muraliste visibili in Sardegna esprimono, per una visione legata al folklore, un attaccamento certamente al mondo rurale e alle attività tradizionali mettendo in scena una sardità improntata di sentimenti d'isolamento e di nostalgia.
Tuttavia, se i primi Murales sardi contestano con violenza l'ingiustizia sociale e lo sfruttamento politico, quelli più recenti soddisfano ormai più spesso l'estetismo urbano e la curiosità turistica.



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