E' accettata dai più l'equivalenza della
Tartesso degli autori classici con la biblica Tarsis. 1 - GENESI 10.1-5: "questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio. I Figli di Iafet : Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mesech e Tiras. I figli di Gomer : Askenaz, Rifat e Togarma. I Figli di Iavan : Elisa, Tarsis, quelli di Cipro e quelli di Rodi. Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isole nei loro territori, ciascuno secondo la propria lingua e secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni". 2 -
1 RE 10,21-22: si parla delle ricchezze del regno d'Israele sotto il
re Salomone "Tutti i vasi per le bevande del re Salomone erano d'oro;
tutti gli arredi del palazzo della Foresta del Libano erano d'oro fino;
al tempo di Salomone l'argento non si stimava nulla. Difatti il re aveva
in mare la flotta di Tarsis, oltre la flotta
di Chiram; ogni tre anni la flotta di Tarsis
portava carichi d'oro e d'argento, d'avorio, di scimmie e di babbuini." 3 -
1 RE 22,41-50: "Giosafat figlio
di Asa divenne re su Giuda l'anno quarto di Acab, re di Israele. Quando
divenne re, Giosafat aveva trentacinque anni; regnò venticinque anni
in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubaa figlia di Silchi. …Giosafat
costruì navi di Tarsis per andare a cercare
l'oro in Ofir; ma non ci andò, perché le navi si sfasciarono in Ezion-Gheber.
Allora Acazia, figlio di Acab, disse a Giosafat: "I miei servi si
uniscano ai tuoi per costruire gli equipaggi delle navi". 4 -
2 CRONACHE 9,20-21: "Tutto il vasellame per bere del re Salomone
era d'oro; tutti gli arredi del palazzo della foresta del Libano erano
d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non valeva nulla. Difatti
le navi del re andavano a Tarsis, guidate
dai marinai di Curam; ogni tre anni tornavano le navi di Tarsis cariche
d'oro, d'argento, di avorio, di scimmie e di babbuini" 5 -
2 CRONACHE 20,31-37: "Giosafat regnò su Giuda. Aveva trentacinque
anni quando divenne re; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre
si chiamava Azuba figlia di Silchi. Seguì la strada di suo padre, senza
allontanarsi, per fare ciò che è retto agli occhi del signore. Ma non
scomparvero le alture; il popolo non aveva ancora rafforzato il cuore
nella ricerca del Dio dei suoi padri. Le altre gesta di Giosafat, le
prime come le ultime, ecco, sono descritte negli atti di Ieu, figlio
di Canani, inseriti nel libro dei re d'israele. In seguito Giosafat,
re di Giuda, si alleò con Acazia re di Israele che agiva con empietà.
Egli si associò a lui per costruire navi capaci di raggiungere Tarsis.
Allestirono le navi in Ezion-Gheber. Ma Eliezer figlio di Dodava, di
Maresa, predisse contro Giosafat: "Perché ti sei alleato con Acazia,
il Signore ha aperto una breccia nei tuoi lavori". Le navi si sfasciarono
e non poterono salpare per Tarsis." 6 -
ISAIA 2,12-17: "Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti
contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza per abbatterlo;
contro tutti i cedri del libano alti ed elevati, contro tutte le querce
del Basan, contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati,
contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro inaccessibile, contro tutte
le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni
di lusso. Sarà piegato l'orgoglio degli uomini…" 7 - ISAIA 23,: "Oracolo su Tiro. Fate il lamento navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio! Mentre tornavano dal paese di Kittim, ne fu data loro notizia. Ammutolite, abitanti della costa, mercanti di Sidone, i cui agenti attraversavano grandi acque. Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli. Vergognati, Sidone, perché ha parlato il mare, la fortezza marinara dicendo: "Io non ho avuto doglie, non ho partorito, non ho allevato giovani, non ho fatto crescere ragazze". Appena si saprà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa. E' questa la vostra città gaudente, le cui origini risalgono a un'antichità remota, i cui piedi la portavano lontano per fissarvi dimore?…. Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis; il porto non esiste più…. Fate il lamento, navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio. In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re…. Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni" Se Tiro era città di remota antichità era comunque figlia di Tarsis ! "Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa" è come un "tornate da dove siete venuti, dai vostri padri e piangete la vostra nuova terra che non esiste più". 8 -
ISAIA 60,3-9: "Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore
del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono
radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie
sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e
si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno
su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti
invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando
oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. Tutti i greggi di
Kedar si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il
tempio della mia gloria. Chi sono quelle che volano come nubi e come
colombe verso le loro colombaie? Sono navi che si radunano per me, le
navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio…" 9 - SALMI 48: "Cantico. Salmo. Dei figli di Core. Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, dimora divina, è la città del grande Sovrano. Dio nei suoi baluardi è apparso fortezza inespugnabile. Ecco, i re si sono alleati, sono avanzati insieme. Essi hanno visto: attoniti e presi dal panico, sono fuggiti. Là sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, simile al vento orientale che squarcia le navi di Tarsis…" 10 -
SALMI 71: "Di Salomone. Dio, dà
al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; regga con
giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. Le montagne
portino pace al popolo e le colline giustizia….A lui si piegheranno
gli abitanti del deserto, lambiranno la polvere i suoi nemici. Il
re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi
e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno
tutte le nazioni…" 11 -
EZECHIELE 38,13: "Saba, Denan,
i commercianti di Tarsis e tutti i suoi
leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare?..." 12 - GEREMIA 10,9: "Argento battuto e laminato portato da Tarsis" 13 -
EZECHIELE
27: "Mi fu rivolta questa parola del Signore : "Orsù, figlio
dell'uomo, intona un lamento su Tiro. Dì a Tiro, alla città situata
all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con le isole. Così
dice il Signore Dio : Tiro, tu dicevi. Io sono una nave di perfetta
bellezza. In mezzo ai mari è il tuo dominio. I tuoi costruttori ti hanno
reso bellissima: con cipressi del Senir hanno costruito tutte le tue
fiancate, hanno preso il cedro del Libano per farti l'albero maestro;
i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan; il ponte te lo hanno
fatto d'avorio, intarsiato nel bossolo delle isole Chittim. Di lino
ricamato d'Egitto era la tua vela che ti servisse d'insegna; di giacinto
e scarlatto delle isole di Elisa era il
tuo padiglione. Gli abitanti di Sidone e d'Arvad erano i tuoi rematori,
gli esperti del Semer erano in te, come tuoi piloti. Gli anziani di
Biblos e i suoi esperti erano in te per riparare le tue falle. Tutte
le navi del mare e i loro marinai erano in te per scambiare merci. Guerrieri
di Persia, di Lud, e di Put erano nelle tue schiere, appendevano in
te lo scudo e l'elmo, ti davano splendore. I figli di Arvad e il loro
esercito erano intorno alle tue mura vigilando sui tuoi bastioni, tutti
appendevano intorno alle tue mura gli scudi, coronando la tua bellezza.
Tarsis commerciava con te, per le tue ricchezze
d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento,
ferro, stagno e piombo. Anche la Grecia, Tubal e Mesech commerciavano
con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti di bronzo. Quelli
di Togarma ti fornivano in cambio cavalli da tiro, da corsa e muli.
Gli abitanti di Denan trafficavano con te; il commercio delle molte
isole era nelle tue mani : ti davano in pagamento corni d'avorio ed
ebano. Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti
e pagava le tue merci con pietre preziose, porpora, ricami, bisso, coralli,
e rubini. Con te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano
in cambio grano di Minnit, profumo, miele, olio e balsamo. Damasco trafficava
con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni specie
scambiando vino di Chelbon e lana di Zacar. Vedan e Iavan da Uzal ti
rifornivano ferro lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi
prodotti. Dedan trafficava con te in coperte e cavalli. L'Arabia e tutti
i principi di Kedar mercanteggiavano con te : trafficavano con te agnelli,
montoni e capri. I mercanti di Saba e di Raema trafficavano con te,
scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di
pietre preziose e con oro. Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba,
Assur, Kilmad commerciavano con te. Scambiavano con te vesti di lusso,
mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi
ritorte e robuste, sul tuo mercato. Le navi di Tarsis
viaggiavano, portando le tue mercanzie. Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari…" 14 - GIONA 1: "Fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, questa parola del signore : "Alzati, và a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore…" 15 -
GIONA
4,2: "…Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis…" Mario Cabriolu |
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