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Appendice
Tartesso e la Bibbia

E' accettata dai più l'equivalenza della Tartesso degli autori classici con la biblica Tarsis.
Diversi elementi sembrano avvalorare questa tesi e lo vedremo meglio nel seguito, riportando le citazioni della nostra città-terra mito presenti nella Bibbia. La versione utilizzata è quella ufficiale della CEI presentata nel 1974.
Evidenziamo il fatto che le citazioni di Tarsis sono presenti a partire dal libro della Genesi la cui composizione, attribuita a Mosè, risalirebbe almeno al XIII sec. a.C.
L'ultima attestazione della località, in termini temporali è presente nel Libro di Giona, la cui composizione risalirebbe al V sec. a.C.

1 - GENESI 10.1-5: "questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio. I Figli di Iafet : Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mesech e Tiras. I figli di Gomer : Askenaz, Rifat e Togarma. I Figli di Iavan : Elisa, Tarsis, quelli di Cipro e quelli di Rodi. Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isole nei loro territori, ciascuno secondo la propria lingua e secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni".

2 - 1 RE 10,21-22: si parla delle ricchezze del regno d'Israele sotto il re Salomone "Tutti i vasi per le bevande del re Salomone erano d'oro; tutti gli arredi del palazzo della Foresta del Libano erano d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non si stimava nulla. Difatti il re aveva in mare la flotta di Tarsis, oltre la flotta di Chiram; ogni tre anni la flotta di Tarsis portava carichi d'oro e d'argento, d'avorio, di scimmie e di babbuini."
In tal caso e in citazioni seguenti, quando si parla di flotta di Tarsis e di navi di Tarsis si intende generalmente flotta e navi di lungo corso, progettate e realizzate per affrontare lunghi viaggi e per trasportare grossi carichi. A noi piace pensare che tali navi fossero state progettate e realizzate per la prima volta in occidente e poi portate fino alle coste di Levante con tante mercanzie.

3 - 1 RE 22,41-50: "Giosafat figlio di Asa divenne re su Giuda l'anno quarto di Acab, re di Israele. Quando divenne re, Giosafat aveva trentacinque anni; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubaa figlia di Silchi. …Giosafat costruì navi di Tarsis per andare a cercare l'oro in Ofir; ma non ci andò, perché le navi si sfasciarono in Ezion-Gheber. Allora Acazia, figlio di Acab, disse a Giosafat: "I miei servi si uniscano ai tuoi per costruire gli equipaggi delle navi".
Ma giosafat non accettò.

4 - 2 CRONACHE 9,20-21: "Tutto il vasellame per bere del re Salomone era d'oro; tutti gli arredi del palazzo della foresta del Libano erano d'oro fino; al tempo di Salomone l'argento non valeva nulla. Difatti le navi del re andavano a Tarsis, guidate dai marinai di Curam; ogni tre anni tornavano le navi di Tarsis cariche d'oro, d'argento, di avorio, di scimmie e di babbuini"
I passi 2 e 4, che descrivono la stessa circostanza, presentano una differenza sostanziale: nel primo caso si parla di flotta di Tarsis; nel secondo si parla di navi del re dirette a Tarsis. In quest'ultimo caso il nome indicava una destinazione, quindi una città o un territorio conosciuto con quel nome !

5 - 2 CRONACHE 20,31-37: "Giosafat regnò su Giuda. Aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azuba figlia di Silchi. Seguì la strada di suo padre, senza allontanarsi, per fare ciò che è retto agli occhi del signore. Ma non scomparvero le alture; il popolo non aveva ancora rafforzato il cuore nella ricerca del Dio dei suoi padri. Le altre gesta di Giosafat, le prime come le ultime, ecco, sono descritte negli atti di Ieu, figlio di Canani, inseriti nel libro dei re d'israele. In seguito Giosafat, re di Giuda, si alleò con Acazia re di Israele che agiva con empietà. Egli si associò a lui per costruire navi capaci di raggiungere Tarsis. Allestirono le navi in Ezion-Gheber. Ma Eliezer figlio di Dodava, di Maresa, predisse contro Giosafat: "Perché ti sei alleato con Acazia, il Signore ha aperto una breccia nei tuoi lavori". Le navi si sfasciarono e non poterono salpare per Tarsis."
Da confrontare questo passo con l'analogo, riportato al punto 3. In quello il tentativo volto a mettere in mare una flotta, mercantile presupponiamo, aveva come obbiettivo il raggiungimento della mitica Ofir, la terra dell'oro. Nello stesso passo delle Cronache quella terra è chiamata Tarsis.

6 - ISAIA 2,12-17: "Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza per abbatterlo; contro tutti i cedri del libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan, contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro inaccessibile, contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso. Sarà piegato l'orgoglio degli uomini…"
Anche in tal caso si concorda sul fatto che la frase navi di Tarsis stesse ad indicare la superba flotta mercantile, in tal caso fenicia. Non è chiaro il ricorso sistematico allo specificativo "di Tarsis" per flotte che avrebbero avuto i loro arsenali solo in medio oriente !
I passi successivi sembrano suggerire qualcosa di diverso !
In ogni caso questa testimonianza è formidabile circa l'importanza e la potenza che veniva riconosciuta alla flotta "navi di Tarsis" a quei tempi: in quantità superava ogni altra!

7 - ISAIA 23,: "Oracolo su Tiro. Fate il lamento navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio! Mentre tornavano dal paese di Kittim, ne fu data loro notizia. Ammutolite, abitanti della costa, mercanti di Sidone, i cui agenti attraversavano grandi acque. Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli. Vergognati, Sidone, perché ha parlato il mare, la fortezza marinara dicendo: "Io non ho avuto doglie, non ho partorito, non ho allevato giovani, non ho fatto crescere ragazze". Appena si saprà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa. E' questa la vostra città gaudente, le cui origini risalgono a un'antichità remota, i cui piedi la portavano lontano per fissarvi dimore?…. Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis; il porto non esiste più…. Fate il lamento, navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio. In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re…. Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni" Se Tiro era città di remota antichità era comunque figlia di Tarsis ! "Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa" è come un "tornate da dove siete venuti, dai vostri padri e piangete la vostra nuova terra che non esiste più".

8 - ISAIA 60,3-9: "Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. Tutti i greggi di Kedar si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria. Chi sono quelle che volano come nubi e come colombe verso le loro colombaie? Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio…"
Altra testimonianza eccezionale, con la descrizione delle navi di Tarsis che "volano come nubi e come colombe"; il fatto che si ricordino quelle, in prima fila, e non si faccia il nome delle altre al seguito valeva come a dire che nessun'altra flotta poteva reggere il confronto, altrimenti sarebbe stata anch'essa messa in elenco !

9 - SALMI 48: "Cantico. Salmo. Dei figli di Core. Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. Il suo monte santo, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. Il monte Sion, dimora divina, è la città del grande Sovrano. Dio nei suoi baluardi è apparso fortezza inespugnabile. Ecco, i re si sono alleati, sono avanzati insieme. Essi hanno visto: attoniti e presi dal panico, sono fuggiti. Là sgomento li ha colti, doglie come di partoriente, simile al vento orientale che squarcia le navi di Tarsis"

10 - SALMI 71: "Di Salomone. Dio, dà al re il tuo giudizio, al figlio del re la tua giustizia; regga con giustizia il tuo popolo e i tuoi poveri con rettitudine. Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia….A lui si piegheranno gli abitanti del deserto, lambiranno la polvere i suoi nemici. Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte, i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. A lui tutti i re si prostreranno, lo serviranno tutte le nazioni…"
Il piccolo riferimento in questo Salmo a Tarsis dovrebbe essere sufficiente per escludere la collocazione di Tarsis in luoghi interni o anche lungo le coste continentali : Tarsis è una terra sul mare con vicine diverse isole!

11 - EZECHIELE 38,13: "Saba, Denan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare?..."
In questo passo viene chiarito il ruolo attivo di commercianti da parte degli abitanti di Tarsis e direttamente col popolo d'Israele.

12 - GEREMIA 10,9: "Argento battuto e laminato portato da Tarsis"

13 - EZECHIELE 27: "Mi fu rivolta questa parola del Signore : "Orsù, figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. Dì a Tiro, alla città situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con le isole. Così dice il Signore Dio : Tiro, tu dicevi. Io sono una nave di perfetta bellezza. In mezzo ai mari è il tuo dominio. I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima: con cipressi del Senir hanno costruito tutte le tue fiancate, hanno preso il cedro del Libano per farti l'albero maestro; i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan; il ponte te lo hanno fatto d'avorio, intarsiato nel bossolo delle isole Chittim. Di lino ricamato d'Egitto era la tua vela che ti servisse d'insegna; di giacinto e scarlatto delle isole di Elisa era il tuo padiglione. Gli abitanti di Sidone e d'Arvad erano i tuoi rematori, gli esperti del Semer erano in te, come tuoi piloti. Gli anziani di Biblos e i suoi esperti erano in te per riparare le tue falle. Tutte le navi del mare e i loro marinai erano in te per scambiare merci. Guerrieri di Persia, di Lud, e di Put erano nelle tue schiere, appendevano in te lo scudo e l'elmo, ti davano splendore. I figli di Arvad e il loro esercito erano intorno alle tue mura vigilando sui tuoi bastioni, tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi, coronando la tua bellezza. Tarsis commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo. Anche la Grecia, Tubal e Mesech commerciavano con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti di bronzo. Quelli di Togarma ti fornivano in cambio cavalli da tiro, da corsa e muli. Gli abitanti di Denan trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani : ti davano in pagamento corni d'avorio ed ebano. Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con pietre preziose, porpora, ricami, bisso, coralli, e rubini. Con te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano in cambio grano di Minnit, profumo, miele, olio e balsamo. Damasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni specie scambiando vino di Chelbon e lana di Zacar. Vedan e Iavan da Uzal ti rifornivano ferro lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti. Dedan trafficava con te in coperte e cavalli. L'Arabia e tutti i principi di Kedar mercanteggiavano con te : trafficavano con te agnelli, montoni e capri. I mercanti di Saba e di Raema trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di pietre preziose e con oro. Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmad commerciavano con te. Scambiavano con te vesti di lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste, sul tuo mercato. Le navi di Tarsis viaggiavano, portando le tue mercanzie. Così divenisti ricca e gloriosa in mezzo ai mari…"
Questa è sicuramente il più importante documento storico che provi la ricchezza della città-mercato Tiro e che spieghi anche come questa città, quasi del tutto priva di materie prime prodotte localmente, riuscisse a fare di questo difetto un punto di forza grazie soprattutto alla sua posizione geografica e alla capacità della sua classe di mercanti. La città aveva contatti con tutto il mondo circostante e dava agli uni quello che riceveva da altri : i mercanti di Tiro fungevano da intermediari per scambi fra paesi anche molto distanti l'uno dall'altro !
Si noti la posizione di Tarsis che è il primo paese ad essere citato, in un elenco che sembra partire dall'estremo ovest e man mano volgersi ad oriente!

14 - GIONA 1: "Fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, questa parola del signore : "Alzati, và a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me". Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore…"

15 - GIONA 4,2: "…Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis"
Tarsis è qui presentata come la terra più lontana raggiungibile con facilità e chiaramente in posizione opposta a Ninive rispetto a Giaffa, quindi nell'estremo occidente conosciuto e amico !

Mario Cabriolu

Tartesso
nel mito
Tartesso
e la penisola Iberica
Tartesso
e la Sardegna
Il fiume Tartesso,
la via dello stagno
Tartesso
ed Erythia
Le città dell'isola
e la guerra
nel Mare Sardo
Conclusioni Bibliografia


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